domenica 16 novembre 2008

Slow Food - Non sarà mica un raggiro?

Ho sempre ammirato ed appoggiato la filosofia dello slow food, prima ancora che questa nascesse. L'educazione alimentare impartitami da mia madre, l'imprinting per dirla in termini moderni, ha inculcato in me la consapevolezza del mangiare bene, sano, variato facendomi tenere a distanza dalla produzione industriale. Mai da ragazzino ho portato a scuola la "merendina", semmai un panino con burro e marmellata di frutti del nonno o con frittata con verdure dell'orto.
Più grandicello, seguendo la scia degli amici, ho frequentato anche il fast food, quello con la M maiuscola, ma devo dire per poco. Preferivo piuttosto passare a prendere un vassoietto di farinata nei vicoli di Savona e berci insieme un bicchiere di vino.
Negli anni a seguire, quando la cultura del fast food imperversava ovunque, l'uniformazione dell'alimento e l'estremizzazione della produzione industriale con l'uscita di "nuovi" prodotti sempre più tecnologici più estremi e chissà solo quanto di origine naturale, inizio a sentir parlare di Slow Food. Fianlmente qualcuno che la pensa come me, qualcuno che ama il cibo in quanto tale e non solo come vizio per le papille gustative bruciate dagli esaltatori di sapidità chimici.
Da subito ho appoggiato i lmovimento anche se non mi sono mai iscritto, frequentando rduni, fiere, sagre e qaunt'altro roteava nella galassia del gusto.
Quest'anno, essendo libero da impegni di lavoro sono riuscito a trovare il tempo per partecipare all'evento clou del movimento: Salone del Gusto. Mi mancava, non ero riuscito a recarmici nelle edizioni precedenti. Poi quale ascoltatore di Caterpillar ho anche subito un certo fascino dettato dalla ironia dei due conduttori, i quali, avendone decantate le lodi degli anni precedenti e "sponsorizzando" caldamente anche questa edizione mi hanno fatto decidere: sarei andato al salone del gsto e mi sarei iscritto a slow food, io e la mia famiglia.
Finalmente arriva il momento domenica 26 ottobre di buon mattino mi metto in viaggio con destinazione Lingotto.
Cominciamo bene, di slow non c'è solo il food. Anche la coda alla biglietteria è slow. Un'ora abbondante!. Vabbè, pazienza, almeno l'evento....
Entro, giro, valuto.
Mai delusione fu più grande!
20 Euro per vedere i banchi del mercato!
L'80% dell'area era dedicata ad espositori con prodotti da banco, etichettati con richiami alla natura ed al biologico, venduti ad un prezzo doppio del reale valore.
Mentre nell'area Oval, dove erano raggruppati i presidi Slow Food si è potuto assistere ad un vero e proprio mercimonio del gusto. I più vendevano l'assaggio con il nome degustazione. E' vero che gli espositori non espongono per l'onore e per la gloria, che il tutto debba avere un fine di lucro e di sostentamento e sostegno delle realtà minori. Ma 2 Euro per una fetta di pane e due fette di prosciutto mi son sembrate una esagerazione. Ho visto formaggi venduti a 65 euro al chilo! Neanche fossero fatti con latte di procione.
E per finire una nota sull'ecologia.
E' stato evidenziato dai media, che la mostra si sarebbe tenuta all'insegna del rispetto ambientale. Lodevole l'iniziativa del riciclo totale. Peccato che i contenitori differenziati fossero sempre stracolmi.....
E non parliamo dell'acqua. Cari amici di Caterpillar, combattenti attivissimi contro la lobby delle acque minerali, come mai non avete criticato il sistema in questo caso? Solo perché vi hanno dato uno spazio (che voi avete comunque reso) non avreste dovuto sentirvi in dovere di tacere queste assurdità.
Per poter accedere all'acqua si doveva fare una fila di un quarto d'ora, per scoprire che l'acqua da 1,5 litri era ESAURITA ed esistevano solo bottigliette da mezzo litro! 3 bottigliette per due volte in un giorno significano 9 euro! Senza contare il monte di rifiuti prodotti.
Ricordo quando Caterpillar dedicò una puntata all'acqua scelta dalla NASA per supplire alla stazione spaziale orbitante che proveniva proprio dall'acquedotto di Torino! Non sarebbe stato più ambientalmente compatibile e coerente con la ipocrita filosofia della manifestazione allestire una serie di "abbeveratoi pubblici" alimentati dalla rete idrica?
In fondo anche voi miei cari Cirri & Solibello (che comunque continuerò ad ascoltarvi) predicate bene (ma solo parzialmente) e razzolate male (ma solo parzialmente?).
Concludendo questo mio sfogo, a causa della delusione provata alla vista di questo castello lucro-mediatico, ho abbandonato l'idea di iscrivere me e la mia famiglia all'associazione Slow Food. Purtroppo anche questa idea grandiosa sta confluendo nella classica maniera all'italiana! Ed un po me ne dispiace.
Conto della giornata tra ingressi, degustazioni, acqua : 136€ x tre persone.
Non includo il viaggio, sarei andato comunque da qualche altra parte.

giovedì 31 maggio 2007

Meccanico d'auto a Il Cairo


Migliaia di auto che sono la gioia dei collezionisti di ruote d'epoca. Modelli che ai più risultano sconosciuti o dimenticati. Eppure il paese intero (taxi in primo luogo) viaggia con mezzi che sulle strade europee sarebbero da fucilazione sul posto per le emissioni inquinanti.
Ma il bello è come le manutenzionano ovvero come fanno a farle circolare dopo tanti anni, senza ricambi, senza manutenzione ordinaria, senza leggi imposte.
Semplice, basta mettersi in strada con una catinella di nafta, quattro chiavi e chiunque può mettere a nuovo un motore. ;-)

domenica 20 maggio 2007

Alexandria, che delusione!


Dai tempi delle elementari la mia fantasia mi descriveva una città alla foce del Nilo ricca di cultura, fascino, bellezze, storia....
Ho avuto modo di soggiornarvi qaulche tempo. Che delusione!
Dei fasti passati rimangono solo alcuni raggruppamenti di ruderi peraltro mal tenuti e molto mal esposti.
Lo sporco regna sovrano ovunque. Il caos, il traffico e la città stessa sono un elementi assolutamente negativi. Ma quello che più mi ha, non dico addirittura deluso, lasciato perplesso è il complesso monumentale della Biblioteca.
Questa nuova costruzione, finanziata e sponsorizzata dall'Unesco, volta a riprendere gli antichi fasti è senz'altro opera architettonica mastodontica e degna di nota, ma l'utilità ..... mi sfugge. Progettata per contenere fino a 5.000.000 di volumi ne possiede circa 800.000. E fin qua niente di male, col tempo il numero potrebbe auentare. Il fatto è che la parte accessibile al pubblico contiene solo testi "volgari", pubblicazioni moderne, niente con valore storico. I veri volumi, quelli storici, dalle pergamnene ai pairi alle edizione dei secoli scorsi sono custoditi in locali a cui possono accedere solo gli studiosi con i necessari permessi. La Biblioteca sta trasferendo tutto in formato elettronico a cui si potrà accedere o dai computer all'interno del locale o via web. A questo punto mi chiedo: che senso ha allora tutta quella struttura che sorge intorno? Non è anacronistica?

domenica 19 novembre 2006

Kazan – Russia centrale


Kazan – Capitale del Tatarstan nella Russia centrale, Novembre 2006
Bel posticino...poterci vivere un mesetto almeno.
Purtroppo non ho potuto apprezzare appieno, è stata solo una toccata e fuga.
Spero di poterci tornare.

venerdì 25 agosto 2006

Siamo in Europa nel terzo millenio o nel medioevo?

Sono appena rientrato da un viaggio che ha attraversato la Spagna lungo la diagonale nord-est / ovest ed il ritorno sud-ovest / nord-est attraversando praticamnete tutte le regioni compresa la Mancha terra di Don Quichotte.

Ho potuto osservare migliaia di installazioni per la produzione di energia eolica. Proprio ieri sera un servizio di TG2 Storie che queste installazioni sono oltre 12.000.

Ed hanno pure le centrali nucleari, non hanno petrolio, non hanno gas.
Eppure la benzina costa 1.1 Euro mediamente, l'energia elettrica costa quasi la metà rispetto a noi.

In Italia siamo nel medioevo!
A carbone..... no inquinano.
A gas..... no effetto serra.
Nucleare ..... no comment.
Eolica ..... rompiamo le palle agli uccelli migratori.
Idroelettriche.... deturpano e quelle che c'erano son state chiuse.
Solare ..... se ricoprissimo l'italia intera forse potremmo dire di essere autosufficienti....non raccontiamocela.
Siamo nel medioevo....non riusciremo mai a tirarci fuori dal pantano se a dettar legge continuano ad essere tassisti, notai, avvocati e farmacisti.